sabato 4 luglio 2009

Todi Arte Festival meno fondi ma non si indietreggia

"Ci auguriamo di ripetere il successo dell'anno passato." É l'esordio del sindaco di Todi Antonino Ruggiano alla presentazione della nuova edizione del Todi Arte Festival guidata da Maurizio Costanzo.
Che dire? Speriamo vada molto meglio. Perché tra il Festival di Spoleto e Umbria jazz, la manifestazione tuderte è da tempo che fa la parte del terzo incomodo.
Pochi soldi, idee ondivaghe e un'identità tutta da costruire. Per risolvere in parte i problemi, l'amministrazion comunale ha pensato di affidare la direzione artistica al re dei salotti televisivi e delle conversazioni nazionalpopolari, Maurizio Costanzo, ormai nel suo periodo di declino televisivo quindi in cerca di nuovi incarichi a destra e a sinistra.
Il connubio si è fatto nel 2008. E la manifestazione si ripete, quest'anno con un'idea forte: Todi diventerà dal 6 al 13 settembre la cittadella della resistenza teatrale.
Il Fus (Fondo unico per lo spettacolo) cala, l'extra fus si assottiglia, le leggi in materia sono in giacenza, gli artisti protestano, i teatri chiudono, il pubblico cala (meno 10 % registrano i dati Siae).
Così il vivace esercito messo insieme dal veterano di "in diretta dal Teatro Parioli" cercherà di fare la sua battaglia come Davide contro Golia, dove Golia è senz'altro il ministro Tremonti e la sua idea di economia nella cultura.
A far parte del gruppo, Costanzo ha chiamato maestri del palcoscenico come Giorgio Albertazzi, Roberto Herlitzka, Franca Valeri, nomi alti di un cartellone dove campeggia il teatro nelle sue forme più tradizionali a testimonianza che ancora è vivo e vegeto.
Magari con qualche anno di troppo. Ma in Italia la cultura è passatista, si sa. Ad accendere il programma però ci pensa la lunga maratona all'insegna del "Viva il teatro" curata da Marco Mattolini che inizierà in serata da piazza del popolo il 12 settembre e procederà snocciolando testimonianze di vita teatrale, difficili e affascinanti al tempo stesso.
A definire poi il cartellone nelle sue direzioni principali c'è anche un omaggio doveroso al manifesto di Filippo Tommaso Marinetti con un testo firmato dallo stesso Maurizio Costanzo e da Enrico Vaime, per la regia di Marco Mattolini, dedicato a un poeta futurista poco conosciuto: Ugo Straniero.
Se la prosa pulsa, il cabaret sfavilla. Buoni risultati, infatti, li ha dati nella scorsa edizione l'angolo del cabaret al Teatro del Nido dell'Aquila quindi l'operazione si ripete con Rimbamband, Blues Willies, Oblivion, Antonello Costa e Marco Capretti.
Il futuro è poi rappresentato dai giovani allievi della scuola di cabaret tuderte, fondata da Dario Cassini, che affiancheranno il maestro in una serata in piazza.
A concludere la festa, il 13 settembre, la Fanfara della Polizia di Stato. Mentre l'inaugurazione di domenica 6 settembre è affidata al taglio del nastro del museo della Pietra lapidaria al Monastero delle Lucrezie, orgoglio dell'amministrazione.
Tra le novità in via di definizione ci sono pure delle pillole jazz concordate con Carlo Pagnotta. Il direttore di Umbria jazz si è infatti presentato ieri all'incontro con Costanzo e la stampa nella veste di spettatore, ben deciso comunque a stringere la collaborazione.
Del resto il passo è già stato fatto con il Festival di Spoleto e con altre realtà del territorio in nome delle efficienti sinergie che il sindaco Ruggiano ha elogiato pubblicamente, ringraziando con slancio l'Azienda di promozione turistica, e il presidente Stefano Cimicchi, per aver fatto squadra in occasione della borsa del turismo milanese, presentando finalmente un'Umbria "globale" a e non più divisa in tanti campanili.
Sostenuto dalla presenza autorevole di Costanzo il primo cittadino tuderte ieri ha pure messo il dito nella piaga di un budget esiguo: il Comune ha investito una somma che va dai 70.000 ai 100.000 euro, mentre la Provincia ha potuto impegnare solo 2.000 euro.
Per quanto riguarda i finanziamenti regionali e ministeriali sono entrambi in via di definizione. E forse nell'incertezza delle cifre l'assessore regionale alla cultura Silvano Rometti ha preferito farsi sostituire da un suo emissario, mentre si è presentata al suo primo incontro la neo nominata assessore alla cultura della Provincia di Perugia Donatella Porzi

Nessun commento:

Posta un commento