sabato 29 agosto 2009

Domenica la festa cavalleresca a Deruta

Per il terzo anno consecutivo torna a Deruta la festa cavalleresca. Domani sera alle ore 21, la città della ceramica sarà in giostra e tornerà indietro di sei secoli. Come di consueto la Giostra dell'anello chiamerà a raccolta per la grande sfida i cavalieri di Deruta e quelli delle sue sei frazioni che sono Pontenuovo, Ripabianca, Casalina, Castelleone, S.Angelo di Celle e S.Nicolò di Celle.
Ad essi si aggiungerà pure il cavaliere errante, per pareggiare il conto dei binomi che dovranno così otto.
Ad assistere alla bella rievocazione medioevale ci sarà anche il sindaco Alvaro Verbena e il consigliere Mauro Andreani che ha la delega allo sport, nonché il presidente della Pro Loco Mauro Branda l'ideatore del Coccetto d'oro, il suo vice Francesco Nicola Marino e tanta gente appassionata di cavalli ma anche ricca di voglia di divertirsi.
E da una settimana le bandiere e i cavalli sono il segnale inequivocabile di questo evento. Un copione ormai consolidato e che pure quest'anno si ripeterà con successo, perché la rievocazione storico-equestre costituisce ormai un momento essenziale ed autentico del passato di Deruta.
Sin dall'epoca medioevale, infatti, queste giostre erano molto in vista nella società in costume. Solo nel XII secolo gli scontri adottarono armi cortesi: lance spuntate o dalla punta fasciata o coperta da appositi supporti.
L'identità della giostra però è sempre rimasta legata alla corsa del cavaliere contro il bersaglio che mette in mostra la sua abilità, destrezza e coraggio.
Nel torneo dell'anello lo scontro diretto e avviene tra due cavalieri che, partendo da stalli opposti, si rincorrono lungo la pista a forma di otto, tagliata al centro da una diagonale dove si trova il buratto con l'anello da carpire.
Nel 2007 fu vincitore Walter Gramaccia, mentre lo scorso anno la bravura premiò Fausto Scarabattoli, portacolori di borgo di Castelleone.
Il palio fu assegnato dopo una finalissima al cardiopalma con suo fratello Claudio, cavaliere errante, che commise un errore nel giro di pista che lo portò ad aggirare la diagonale senza rettificare il percorso.

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