sabato 13 febbraio 2010

Aria Spa "tradisce" Todi?

La prospettiva di avere a Todi il centro direzionale di Aria adsl aveva entusiasmato un po' tutti. Si era parlato di duecento, trecento posti di lavoro che avrebbero cambiato, e non di poco, una realtà di non grandi dimensioni come quella tuderte.
Era un sogno - ma a questo punto essere dubitativi è d'obbligo - che aveva una certa concretezza visto che Gilo, il presidente, residente a Todi ed innamorato di questa città, aveva dato rassicurazioni in consiglio comunale. Però l'Aria adsl è diventata Aria spa, è cambiata la dirigenza e sembra siano mutate anche certe scelte. L'aria, visto che siamo in tema, che si è respirata nell'ultimo consiglio comunale era improntata al più nero pessimismo, soprattutto dopo che il consigliere Marchetti ha detto che la scelta di rinunciare a Todi sembrava già fatta.
In realtà l'assenza del massimo esponente di Aria alla convocazione promossa dai capigruppo non promette bene e la giustificazione fornita dal presidente del consiglio comunale Floriano Pizzichini regge molto poco.
Comunque è stata ufficializzato un incontro che avverrà martedì prossimo nel quale si potrà fare definitiva chiarezza, almeno si spera, su questa situazione. Sulla base di questo incontro un rinvio da parte del consiglio sulla richiesta della variante al piano regolatore è sembrato atto dovuto, anche se qualcuno, come Andrea Caprini, ha dimostrato sfiducia totale chiedendo ai colleghi di non rinviare niente e di bocciare subito la richiesta.
Uno spiraglio lo apre Mario Epifani citando una lettera che Gilo ha inviato ai dipendenti nella quale rassicura tutti sul loro futuro. In ogni caso sono molti quelli che sospettano che la decisione sia stata ormai presa e che la richiesta di variante possa prospettare anche una speculazione. Prospettiva, dice a chiare lettere il vicesindaco Primieri, a cui non daremo alcuno spazio. Anche l'ordine del giorno presentato dal gruppo del Partito democratico è sembrato ultimativo con richieste precise che non possono essere più deluse o dilazionate.
Peccato! Il bel sogno che poteva incidere profondamente, in positivo, sulla comunità tuderte - legato alla realizzazione della nuova sede direzionale - sembra essere sfumato anche se prima di recitare il de profundis è lecito attendere ancora qualche giorno, perché la speranza è l'ultima a morire.

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