giovedì 14 ottobre 2010

Un cimitero e tante magagne

Il cimitero non è soltanto un luogo sacro ma anche il posto dove i morti rivivono nel ricordo dei loro cari. Per questo curarlo non è solo un dovere, ma anche un segno di civiltà. A Todi, pur con l'attenuante che il nostro Comune dispone di 18 aree cimiteriali, purtroppo non è così e non da oggi. In particolare sono molti i problemi che affliggono il cimitero monumentale, per i tuderti il cimitero nuovo, al punto da spingere Giovanni Biscarini, confortato da 300 firme di cittadini, a scrivere una lettera all'amministrazione comunale elencando tutte le cose che non vanno. Va sottolineato che Biscarini, in allegato, spedisce le richieste, pressochè identiche, fatte alle precedenti amministrazioni, rimaste anch'esse, senza una adeguata risposta. Si inizia con l'ingresso: che registra la mancanza parziale di gronde con conseguenti infiltrazioni d'acqua e danneggiamento dello stabile. Il secondo appunto riguarda la persistente presenza dei contenitori di fiori secchi e di mezzi meccanici, proprio all'ingresso, che hanno deteriorato la pavimentazione oltre a determinarne una presenza indecorosa.
"Molti familiari - dice pure la lettera - lamentano la cattiva esecuzione dei lavori che riguardano i nuovi loculi (tra cui infiltrazioni d'acqua e mancanza di una vetrata, promessa e mai messa in opera)."
Si prosegue sottolineando lo stato dei gabinetti sul lato sinistro dell'entrata: uno chiuso e l'altro è meglio non entrarci e le pavimentazioni da sistemare fra le quali il viale di destra, rimasto alla vecchia cementazione e ridotto a breccia con frequenti cadute di persone. Viene citata poi la necessaria sistemazione degli scarichi dei viali per evitare gli allagamenti che impediscono l'accesso ad alcune cappelle nei giorni di pioggia. Si passa poi a sottolineare la carenza dell'impianto idrico: l'utilizzo dell'acqua al piano superiore è condizionata da quello al piano terra, alcune vaschette rovinate sono state sostituite da bidoni "riciclati". I muri perimetrali, compresa la chiesa, dice ancora la lettera, spedita all'amministrazione comunale e ai mezzi di informazione, sono invasi da erbacce, sul lato destro manca la soletta in cemento e le pietre si tolgono con le mani.
Gli ultimi appunti riguardano i loculi perenni che, soprattutto nei piani superiori, hanno la pavimentazione rovinata, il solaio che sta cadendo a pezzi, le ringhiere rugginose e bisognose di manutenzione. Infine si rileva la necessità di un custode, costantemente presente (non certamente come ora) che deve essere considerata una priorità assoluta, resa necessaria dall'innumerevole frequenza di persone che accedono al cimitero e per evitare l'ingresso di autovetture e motorini, certamente non per invalidi". Una situazione che viene descritta in modo sconsolante e che non può essere messa in dubbio visto il numero di persone che l'attestano frequentando molto spesso l'area cimiteriale. Pur rendendoci conto delle difficoltà che l'amministrazione può avere, dovendo gestire, oltre ai due cittadini, anche altri sedici cimiteri frazionali auspichiamo che questa richiesta non rimanga, come già avvenuto in passato, inascoltata".

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