domenica 14 novembre 2010

A Natale non si spreca

É più che probabile che anche quello tuderte sia un Natale all‘insegna dell‘austerity, o almeno ispirato a sfruttare al meglio le poche risorse disponibili. Le luminarie, a spese di commercianti e amministrazione comunale, riguarderanno non solo il centro storico ma rimarranno escluse le zone dove non ci sono attività commerciali o dove gli operatori si sono rifiutati di pagare la quota. Un‘illuminazione natalizia quindi che si prospetta a macchia di leopardo, il che oggettivamente non è il massimo. Il presidente dell‘associazione commercianti Roberto Prosperi è però categorico:
"Ci sono troppi commercianti che vogliono fare i furbi e non va bene. Dispiace anche a me non illuminare certe zone del centro storico e della periferia, però con i costi attuali non si può gratificare anche chi non contribuisce."
A rischio anche l‘albero più alto d‘Italia, cioè l‘antico cipresso che si trova in piazza Garibaldi che negli ultimi anni era stato sempre addobbato. I costi per montare le luminarie, la piattaforma e il lavorod egli operai, sarebbero piuttosto consistenti e il Comune ci sta pensando su. Da parte dell‘associazione commercianti confermata invece la lotteria che già lo scorso anno ha fatto registrare risultati positivi. Il montepremi sarà ancora di cinquemila euro in buoni acquisto.
"In realtà si pensava di aumentarlo - dice Prosperi - ma le adesioni non sono arrivate neppure a quota cento e non si potevano fare miracoli."
In piazza del Popolo niente pista di ghiaccio, giostre o altre cose simili, costano troppo. Invece la novità è costituita da un mercatino natalizio, che occuperà appunto piazza del Popolo ed i portici comunali. Il mercatino che proporrà soprattutto i generi merceologici tipici del Natale dovrebbe aprire i battenti nella giornata di mercoledì 8 dicembre e concludersi domenica 26. In realtà l‘associazione commercianti aveva proposto date diverse: cioè dal 12 dicembre al 6 gennaio, ma gli espositori sembrano fermi, almeno inizialmente, sulla loro proposta, salvo prolungare le date se l‘andamento economico lo giustificherà. Da parte dell‘assessore ai Lavori pubblici Antonio Serafini, nel frattempo, arrivano notizie anche sull'ascensore inclinato di Porta Orvietana, fermo ormai da oltre due mesi. Sembra che l‘impasse legato a contrasti di carattere economico fra la Sipa e la società che ha prodotto l‘impianto non impedirà di completare l‘intervento, visto che è stato già ordinato il nuovo argano. Se questo è vero, già nei prossimi giorni l‘ascensore dovrebbe ripartire. Ovvio che in questi casi il condizionale è d‘obbligo.

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