lunedì 17 novembre 2008

A Todi servono più luoghi di incontro e mezzi pubblici

Cosa pensano i giovani tuderti della loro città? Come vivono le loro serate invernali? Per far luce, almeno in parte, sull'attuale situazione abbiamo intervistato otto tra ragazzi e ragazze, sia studenti di scuola superiore che universitari.
La popolazione giovanile, che contrariamente a quanto si pensa del binomio Todi e anziani, è invece numerosa e chiede una soluzione al problema della fuga dalla città per raggiungere Perugia e Terni.
Questi giovani non chiedono una "Todi da bere" ma semplicemente una rivalutazione di luoghi che già esistono ma che vanno potenziati con politiche giovanili adeguate e presenti, ma puntualmente disattese da anni.
Questi ragazzi non disprezzano Todi ma la amano nel profondo e come ci dice Valerio Guarente:
"Quando usciamo siamo costretti ad emigrare verso Perugia o Terni, e questo non è bello.
Così si abbandona la città, ma fino ad ora nessuno si è veramente impegnato per evitarlo. Credo che ci sia bisogno di eventi e qualche pub in centro."
Leonardo Scimmi senza remore ci spiega:
"Non c'è niente da fare a Todi o si sta sotto i voltoni a girarsi le dita oppure si gira senza meta e si sente freddo.
Qualche locale forse allevierebbe questi problemi."
A ciò si aggiunge che l'unico locale è fuori città ed è raggiungibile solo con la macchina, questo crea non pochi problemi a chi ancora è senza patente.
Un'altra ragione della staticità tuderte è insita nella sua natura di città culturale-turistica. Meglio quindi in una ottica di "vendita al turista" la costruzione di un parcheggio o di un ascensore, di per sè importantissimi, che l'apertura di "meeting-point" per i giovani del territorio.
Margherita Bececco si confida:
"Ci devono essere più mezzi di trasporto per i ragazzi che abitano nelle frazioni.
Questa situazione va sanata insieme alla fuga dei giovani dal centro storico. É gravissimo perché chi evade dalla propria città poi non la conosce."
Sofia Alleva critica duro:
"La vita di sera è pari a nulla, in particolar modo d'inverno, dove si sta a sentire freddo e basta, non c'è neanche un locale dove si possono esibire saltuariamente i numerosissimi gruppi musicali di casa nostra."
Stando alle parole di Veronica Padiglioni giovane liceale la città manca di attivismo e
"qualsiasi iniziativa viene bloccata.
É ormai da tempo che c'è questa situazione. L'unica discoteca che c'era ed era un buon punto di ritrovo, è stata chiusa. Non ci sono inoltre centri musicali, gruppi di incontri, abbiamo bisogno di spazi che purtroppo qui non esistono.
Bisogna spendere in politiche giovanili."
Stefano Trizza universitario da un anno è ormai rassegnato e ci dice:
"Il cinema c'è ma non viene considerato e questo è un errore chi ha la macchina va a Perugia senza troppi problemi.
Il centro deve rinascere, il corso è un cimitero, sempre tutto spento."
Anche Gloria Marcelli non è soddisfatta di quello che offre Todi:
"Ci sono pochissimi luoghi di ritrovo, anzi zero.
I ragazzi se ne vanno ed è un peccato. Abbiamo una delle piazze più belle d'Italia, bisogna far rivivere il centro storico."
Giacomo Troianiello crede in una rivalutazione di ciò che offre la città:
"Ci sarebbero delle cose da fare come il teatro ma costano troppo.
Per noi studenti ci devono essere sconti. Io non mi lamento che Todi sia senza mete, ma piuttosto che quelle ci sono costano troppo."

Nessun commento:

Posta un commento